Eletto il Best barista 2013: sventola la bandiera turca

Il Best Barista 2013  viene dalla Turchia, sia chiama Soner e ha sbaragliato nella finale alla Fiera Host gli altri concorrenti. È stato il migliore per capacità tecniche, organizzazione, empatia con il pubblico e per i suoi segreti su come servire il caffè dalla sua terra d’origine… 

Una gara all’insegna della bravura, della velocità, della competenza, della simpatia. La finale di best Barista alla fiera Host 2013 [Salone internazionale dell’ospitalità professionale svoltasi a Milano dal 18 al 22 ottobre scorso] è stato tutto questo e molto altro. Certo, potremmo venire tacciati di essere di parte ma questo lo potrebbe dire solo chi non ha assistito all’enorme affluenza di pubblico accorso all’evento o chi non conosce questa bella competizione. Per questo ve la raccontiamo con il nostro punto di vista, appassionato e coinvolto ma il più possibile oggettivo.

Il concorso best Barista è promosso da Caffè Vergnano, che anche quest’anno ha invitato i propri baristi a sfidarsi a colpi di espressi, cappuccini e altre specialità del gusto italiano. Le diverse selezioni nazionali si sono svolte durante il corso dell’anno, e gli 8 finalisti si sono ritrovati a Milano per l’ultima competizione, durata due giorni, dove i partecipanti sono stati valutati da una giuria di esperti.
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Ogni partecipante ha saputo rappresentare il proprio Paese – Grecia, Malesia, Indonesia, Slovacchia, Francia, Lettonia, Turchia e Italia (da nord a sud) – in modo originale e caratteristico, senza perdere l’essenza del caffè italiano ma arricchendolo con qualche dettaglio del proprio paese d’origine: dai macarons d’oltralpe, i preferiti dai francesi per accompagnare l’espresso, al tipico servizio da caffè turco, con tazzina e recipiente porta dolci finemente realizzati in argento; dal caffè servito su tovaglietta di carta firmata da Amanda “from Malaysia with love”, a quello accompagnato dai tovagliolini con i colori della bandiera slovacca.

I ragazzi che si contendevano il titolo erano emozionatissimi (le mani tremavano visibilmente nel porgere ai giudici le tazzine) ma ben preparati, hanno restituito una bella immagine dei giovani di oggi, capai ancora di imparare, di credere in quello che fanno, di combattere e di mettersi in gioco accettando con il sorriso che il proprio compagno sia più forte e preparato.

Molti i parametri di valutazione della competizione: la preparazione innanzitutto, insieme alla velocità (quanti più espressi, take away e cappuccini possibile in 10 minuti! Magari con un po’ di latte art…), alla pulizia (guai a lasciare la spugna in vista, per non parlare dell’ossessione dei giudici per la lancia vapore sempre linda e brillante), alle competenze in fatto di origini di caffè, tempi di estrazione, caratteristiche delle varie miscele. Ovviamente, oltre a tutto ciò, un vero barista deve essere accomodante e creare empatia con il proprio cliente. Penalità a rischio squalifica, una pessima valutazione e l’abbandono del pubblico (sventura mai capitata!)

La sfida avvincente ha richiamato pubblico da tutta la fiera, nello stand spettacolare allestito da Caffe Vergnano.

Un vero e proprio Coffee Shop con tanto di bancone, tavolini, sedie e tutta l’atmosfera di una caffetteria rilassante e moderna.

Lo spirito della manifestazione è stato colto al meglio anche grazie al master trainer dell’Accademia Vergnano, Damian Burgess, artefice fin dall’inizio, ormai mesi e mesi fa, del lungo tour intorno al mondo alla ricerca dei migliori professionisti e che, anche in questa fase finale, si è rivelato un ottimo direttore d’orchestra (ndr. soprattutto nella gara mondiale dove finalmente ha potuto esprimersi liberamente in inglese!).

Come ogni vera competizione che si rispetti il vincitore, Soner Ozdemir, che si era aggiudicato il primo posto nelle selezioni locali il 1 agosto scorso, insieme ai suoi accompagnatori e alla famiglia Vergnano, ha festeggiato con la bandiera turca, raccogliendo applausi e complimenti da tutti i compagni. Tanti veri campioni di ospitalità ed accoglienza!

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