Un pianeta, tante alimentazioni: cosa ci insegna la Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Nel 1945, 42 Paesi istituirono la FAO con un disegno ambizioso: debellare la fame nel mondo. La brutta notizia è che quel sogno non è ancora realtà. Quella bella è che, come insegna la Giornata mondiale dell’alimentazione, anche noi possiamo fare qualcosa per realizzarlo!

A ottobre, come ogni anno, la FAO celebrerà la Giornata mondiale dell’alimentazione. Il tema sarà “Il clima sta cambiando. Il cibo e l’agricoltura anche”. È noto che i disastri naturali colpiscono soprattutto le popolazioni più povere, le quali, di fronte a siccità e alluvioni, vedono a rischio le colture da cui ricevono sostentamento. Dunque, per raggiungere il traguardo fame zero entro il 2030 e salvaguardare quel caffè che ci piace tanto, dobbiamo contrastare il riscaldamento globale e promuovere stili di vita eco-sostenibili. Come? Per cominciare, poniamoci questi 5 obiettivi!

Salvaguardare le risorse idriche, il suolo e il mare: fare una doccia veloce invece del bagno, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti e persino mangiare vegetariano sono tutti espedienti per risparmiare acqua, mentre per difendere il patrimonio ittico basta evitare detersivi inquinanti e orientarsi su marche sostenibili. E se la finalità è tutelare il terreno? Scegliamo il biologico: lo mantiene in buona salute, favorendone la naturale capacità di immagazzinare carbonio!

Puntare su energie green e rinnovabili e azzerare gli sprechi: il sole dà la carica, e non solo a noi! Per difendere il pianeta, via libera a pannelli solari e ad altre soluzioni energetiche ecologiche. Stop, invece, ad apparecchi lasciati in standby e a riscaldamenti e condizionatori “a palla”: piuttosto, per rinfrescarci, facciamo una capatina al parco!

Evitare le perdite alimentari: forse non tutti lo sanno, ma oltre un terzo del cibo prodotto nel globo viene sprecato o lasciato marcire, con conseguenti emissioni di metano, più nocive del biossido di carbonio. Dunque, meglio risparmiare acquistando solo ciò che serve, ingegnarsi in cucina stupendo tutti con specialità a base di avanzi e, per chi ha la fortuna di abitare in campagna, riutilizzare i rifiuti organici trasformati in compost: il nostro giardino ringrazierà! Utile anche liberarsi dall’ossessione per frutta e verdura perfette: non solo le nostre mele non parteciperanno a concorsi di bellezza, ma sceglierle attraenti non è certo garanzia di bontà: chi non ci crede, lo chieda a Biancaneve!

Difendere le foreste: la deforestazione è responsabile dell’11% dei gas serra e rende il territorio vulnerabile alle catastrofi naturali, togliendo cibo alle popolazioni colpite. Per contrastarla, oltre all’uso della carta, è possibile limitare il consumo di carne. Spesso, infatti, a prendere il posto degli alberi sono coltivazioni destinate agli allevamenti intensivi.

Passare parola: la FAO non si limita a suggerire i comportamenti per rendere i sistemi alimentari più equi e sostenibili. Ci chiede anche di sceglierne almeno quattro e di usare l’hashtag #WFD2016 per rendere pubblico il nostro impegno. Allora, cosa aspettiamo ad accettare la sfida?

 

 

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