Perché il caffè è cosi amato in Italia?

L’Italia è un popolo di santi, poeti e navigatori, e anche di bevitori di caffè. Lo sanno in tutto il mondo. Ormai il caffè è diventato una nostra vocazione ed è entrato di diritto a far parte dell’identità nazionale.

È un dato di fatto: il nostro amato caffè, la bevanda più diffusa e caratteristica del nostro vivere quotidiano, risulta essere un tratto distintivo, un aspetto per cui siamo riconosciuti e apprezzati. L’Italia, in effetti, si è sempre identificata con vari concetti, nel tempo apprezzati o disprezzati in egual misura, tutti degni di una fama che non ha mai risparmiato lodi e condanne, invidie e ripudi, esaltazioni e censure. Un tempo erano valori sublimi dell’esistenza, come la santità, la poesia e la navigazione. Oggi, a ragion veduta, si parla anche di caffè; per quanto ne consumiamo, in che termini lo produciamo e lo commerciamo, ma soprattutto in che modo è entrato a far parte con tanta prepotenza nella nostra vita.

Ma perché il caffè è così amato? Innanzi tutto occorre precisare che la voce del verbo amare è, nel nostro caso, più che legittima se non indispensabile. Difficile trovare un sinonimo adeguato al rapporto che lega gli italiani al caffè. Le recenti statistiche parlano di un 97% della popolazione che ne beve regolarmente e di un secondo posto in Europa come consumo nazionale. Se questo non è amore…

Quello che i dati raffigurano con maggior difficoltà sono le motivazioni di questo fenomeno di costume. Perché prendi il caffè? Perché così tanto e così spesso? Lo fai di certo per il gesto, forse per il rito che lo accompagna o magari per quello spazio/tempo che ti piace ritagliarti con una certa regolarità. Ti piace il gusto, ti incanta il retrogusto. Forse ti piace chi te lo prepara, o come te lo prepara. Spesso ti piace prepararlo tu stesso, senza dover chiedere niente a nessuno.

La statistica, nelle conclusioni sul perché il caffè sia così tanto amato, non ci è di grande aiuto. Un ignorante in materia direbbe che visti tutti quei numeri a così tante cifre, lo fai per il piacere di farlo. La stessa persona che a quel 3% che non ne beve affatto verrebbe tanto da dire – Non sai cosa ti perdi!. Per poi iniziare a decantarne le lodi parlando di aromi, di miscele, di tostature, macinazioni e di tutto quel mondo che ruota attorno a quella tanto desiderata tazzina. E con gli occhi dell’amore gli spiegherebbe tutti i piaceri che si sta perdendo.

A prescindere da ciò che appare agli occhi degli altri, al nostro temperamento mediterraneo piace gongolarsi in quanto di bello e di buono emerge dalla nostra società, dalla nostra cultura e dalla nostra economia. A noi consumatori di caffè piace celebrare le eccellenze che si sono pian piano perfezionate in lungo e in largo per lo stivale. Anche perché siamo proprio noi a far eccellere il nostro amato caffè.

Condividi l'articolo

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *