Come funziona la Moka napoletana

I modi di preparare il caffè nel mondo sono tanti. Il fascino della moka napoletana, però, non ha eguali. Se ti incuriosisce ma non sai come si usa, ecco come si mette in scena questo rito antico del caffè!

Una storia lunga tanti secoli
Nel 1819 il parigino Morize ideò la prima caffettiera rovesciabile in terracotta. L’invenzione venne perfezionata successivamente in Italia, dove nacque la moka napoletana anche detta cuccumella, da “cuccuma”, cioè recipiente in terracotta.
Questo apparecchio, realizzato presto in latta o stagno, rimase in Italia l’unico strumento per preparare il caffè fino al 1933, quando Bialetti inventò la moka odierna. Sebbene soppiantata da quest’ultima, la napoletana rimane ancora oggi però il simbolo della tradizione e del rito lento e antico della preparazione del caffè.

La moka: come è fatta
Per capire meglio come funziona, vediamo quali sono le 5 parti che compongono la cuccumella:

  • Serbatoio del caffè: è cavo e liscio
  • Serbatoio per l’acqua: è forato e dotato di manico
  • Filtro del caffè: serve a chiudere il primo serbatoio
  • Caffettiera: è dotata di beccuccio e maniglia
  • Coperchio

Come preparare un buon caffè
Per preparare la tua bevanda preferita, metti il caffè in polvere nel serbatoio apposito, avendo cura di non pressarlo troppo, soprattutto se la macinatura è molto fine. Chiudi il serbatoio avvitando il filtro apposito. A questo punto riempi il serbatoio dell’acqua fino al limite indicato. Infila il serbatoio del caffè in quello dell’acqua, facendo attenzione ad allineare il buchetto laterale con la piccola rientranza del serbatoio del caffè. Questo forellino consente all’aria eventualmente intrappolata tra le due pareti di uscire producendo un soffio che ti permette di capire se sia arrivato il momento di spegnere il fuoco.

Prima di accendere il fornello, però, posiziona sui due serbatoi la caffettiera. Otterrai così un corpo unico che potrai mettere sul fuoco. Appena l’acqua comincia a bollire, spegni il fornello e, dopo aver atteso un minuto, capovolgi la cuccumella, facendo attenzione a che le due parti della napoletana rimangano ben attaccate e non si rovesci l’acqua bollente.

Il tuo ruolo è pressoché terminato. Ti basterà, infatti, aspettare che tutta l’acqua contenuta ora nel serbatoio in alto attraversi il filtro del caffè e ne estragga tutti gli aromi con la giusta lentezza, attraverso un procedimento chiamato percolazione. Dopo circa 10-12 minuti, il tuo caffè sarà pronto nella caffettiera e potrai tenerlo in caldo chiudendo il recipiente con il suo coperchio. Per godertelo al meglio, però, gustalo bollente.

Il caffè ottenuto con la cuccumella è intenso e molto profumato, ma una delle sue migliori qualità è forse la capacità di ridonarti il piacere della lentezza di gesti antichi e del caffè come rito conviviale e non solo come pausa tra mille impegni.

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