I caffè letterari tra fascino e cultura

I caffè letterari sono luoghi affascinanti e ricchi di storia. A partire dal 1700 diventarono il simbolo della cultura borghese e rappresentarono il luogo d’incontro preferito per gli intellettuali dell’epoca.

Il caffè, sin dalla sua diffusione, è sempre stato considerato una bevanda aggregante, che favorisce la socializzazione tra coloro che la consumano e stimola la conversazione. I caffè letterari, nati in Europa sul finire del 1600, rappresentarono una pietra miliare nell’atmosfera di fermento culturale e di innovazione che pervase l’intero continente nei secoli successivi e videro la nascita di grandi capolavori e di correnti filosofiche che hanno fatto la storia.

L’epoca d’oro dei caffè letterari è legata all’Illuminismo, che ebbe il suo fulcro in Francia durante il 1700. Solo a Parigi, alla fine del secolo, esistevano oltre 3000 caffè, nei quali si incontravano i giovani intellettuali che diedero il via a una vera e propria rivoluzione, segnando il trionfo della borghesia ai danni della nobiltà, che fino ad allora aveva detenuto quasi completamente il monopolio della cultura. Anche in Inghilterra si diffusero rapidamente le Coffee Houses, nelle quali scrittori, poeti e uomini d’affari si riunivano per discutere di nuovi investimenti, stimolare l’intelletto o semplicemente scambiarsi le proprie opinioni sulla società.

In Italia nacquero ben presto molti caffè letterari, frequentati non solo dalla classe borghese ma anche dalla nobiltà. La più famosa rivista illuminista italiana, fondata da Pietro Verri, si chiamava proprio “Il Caffè”, e nei suoi contenuti imitava gli scambi d’opinione e le discussioni intellettuali che si creavano all’interno di tali locali.

Ricchi di fascino e storia, i caffè letterari rappresentano ancora oggi un luogo magico, nei quali si respira un’atmosfera unica. Ecco una guida agli 8 caffè letterari più famosi, da visitare per ripercorrere le orme di celebri scrittori e artisti:

Caffè Florian a Venezia. Nato nel 1720, rappresenta il più antico caffè d’Italia e prende il nome da quello del suo fondatore, Floriano Francesconi. Ai suo tavolini si sono seduti Giacomo Casanova, Carlo Goldoni e, durante i loro soggiorni in Italia, Charles Dickens, Marcel Proust e Goethe.

Caffè Gambrinus a Napoli. Fondato nel 1860, fu il più famoso centro di ritrovo per gli intellettuali napoletani. Lo frequentarono Gabriele D’Annunzio, Jean Paul Sartre, Matilde Serao e Oscar Wilde.

Caffè Giubbe Rosse a Firenze. Fondato nel 1896, il locale divenne il centro del movimento Futurista, ospitando tra gli altri Marinetti, Boccioni e Carrà.

Caffè dell’Ussero a Pisa. Situato sulle sponde del fiume Arno, questo locale nato nel 1775 ospita alle pareti numerose frasi scritte dai suoi celebri clienti nel corso dei secoli. Era il preferito di Carducci, che vi compose numerosi poemi comici.

Caffè pasticceria Pirona a Trieste. Questo locale in stile Liberty fondato nel 1900 fu assiduamente frequentato da Italo Svevo, Umberto Saba e James Joyce, che vi scrisse l’Ulisse.

Caffè Procope a Parigi. Uno dei più antichi caffè d’Europa, amato da moltissimi intellettuali. Qui si incontravano Voltaire, Rousseau e Diderot, ma anche Robespierre, Marat e Danton ai tempi della Rivoluzione Francese.

The Elephant House a Edimburgo. Qui J.K. Rowling ha iniziato a scrivere la saga di Harry Potter.

Il Vesuvio Cafèa San Francisco. Fu il preferito di Jack Kerouac, Dylan Thompson e Allen Ginsberg.

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