La verità sul caffè americano: gli ingredienti e la giusta preparazione

Chi non è mai rimasto affascinato o almeno incuriosito dai classici bicchieroni take-away di caffè che compaiono al cinema tra le mani degli attori americani? Proviamo a scoprire meglio i segreti del caffè americano, la bevanda bollente tanto amata oltreoceano.

C’è chi coltiva il mito americano, chi è affascinato dallo stile di vita d’oltreoceano e chi semplicemente entra in contatto con la cultura made in USA tramite i film del grande schermo. In questo periodo in particolare, però, si può dire che gli occhi di mezzo mondo siano puntati sugli Stati Uniti a causa delle elezioni presidenziali e della relativa campagna elettorale, che sta infiammando da mesi la popolazione americana. Quale occasione migliore per cercare di scoprire qualcosa di più della cultura di questo Paese e delle sue tradizioni? E perché non partire da una delle abitudini culinarie forse più bistrattate dagli italiani? Stiamo parlando del famosissimo caffè americano, così amato in patria e denigrato dai puristi dell’espresso. Eppure imparare a conoscerne le origini e i metodi di preparazione è interessante e ci permetterà di apprezzarlo al meglio.

Non è raro, nei bar delle grandi città turistiche, assistere a questa scena: un turista richiede un tipico caffè americano che gli viene preparato allungando semplicemente con acqua calda un caffè espresso. Certo, questo è indubbiamente un metodo veloce e pratico per preparare una bevanda simile per colore e lunghezza al caffè americano ma che con quest’ultimo non ha tanto in comune. Mentre l’espresso, infatti, è tecnicamente un’emulsione ottenuta estraendo corpo e aromi dalla polvere di caffè tramite pressione, il vero caffè americano è un’infusione ottenuta essenzialmente per percolazione e va preparata con l’infusore apposito e con la miscela adatta.

Anche la miscela per il caffè americano, infatti, è ben diversa da quella da espresso e negli ultimi tempi comincia ad essere reperibile nei negozi più forniti. Ecco le 4 principali caratteristiche di questa miscela:

-è composta prevalentemente da qualità arabica
-è composta da caffè “lavati”
-la tostatura è chiara
-la macinatura è medio/grossa.

Queste caratteristiche consentono di limitare l’amarezza del prodotto finale ed esaltarne le note aromatiche più acidule.
Negli USA ogni ristorante o bar ha la sua macchina per preparare il caffè americano, che viene poi versato ai clienti dalle tipiche bowl. Se si vuole preparare il caffè americano in casa, però, basta acquistare a pochi euro una French Press, una macchina per caffè ad infusione. Essa è molto diffusa, oltre che in America, in Francia e in tutta l’Europa settentrionale: la French Press consente di preparare il caffè per infusione e poi, grazie al pratico filtro a stantuffo, di separare la polvere dal liquido.

Il caffè americano accompagna negli USA la vita quotidiana della maggior parte della popolazione: versato nella mug o nella tazza take away, infatti, non manca mai durante i momenti di relax in casa, a colazione, mentre si studia o si lavora e, tenuto in caldo in pratiche tazze termiche, anche in viaggio o durante gli spostamenti di ogni giorno.

Pur non avendo la cremosità e il corpo dell’espresso, la bevanda americana ha un tenore non indifferente di caffeina, dovuto al tempo più lungo di contatto tra la polvere di caffè e l’acqua bollente.

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