I consumatori premiano gli abiti ecologici. E gli stilisti cosa ne pensano?

Lo stile di vita green ha ormai conquistato consumatori e stilisti, che sempre più spesso si orientano su capi realizzati con materiali riciclati o fibre ecosostenibili ricavate da beni di consumo come arance e caffè.

Il rispetto per l’ambiente passa anche per l’abbigliamento: ecco la filosofia adottata negli ultimi anni da svariati stilisti e case di moda, che hanno cercato di dare nuova vita ad alimenti scaduti, riciclati o di recupero.

Tra quelli più gettonati troviamo il latte scaduto, lavorato per ottenere una fibra simile alla seta ma lavabile in tranquillità come il cotone, la cellulosa di alga Seacell, dalle proprietà antinfiammatorie, la buccia degli agrumi, soprattutto delle arance, e il caffè. Per quanto riguarda quest’ultimo, le parti utilizzate sono sia i chicchi che la polvere, in particolar modo quella che avanza nelle capsule, magari nella versione di capsule compatibili compostabili proposte da Caffè Vergnano, nelle cialde e nella moka. Dal caffè è possibile ottenere fibre tessili che, integrate a quelle di nylon, possono creare un tessuto idrorepellente in grado di proteggere dai raggi UVA e UVB. Questo materiale, particolarmente adatto alla realizzazione di capi per sportivi, è stato denominato NILIT Heat ed è stato progettato dall’azienda Singtex a Taiwan.

Ma la settimana della moda ci sta dando tante informazioni su firme e nuove tendenze e vogliamo sapere quali sono i grandi marchi e gli stilisti che hanno scelto le fibre ecosostenibili per celebrare lo stile di vita green sulle passerelle? Freitag, colosso degli accessori per il lavoro e il tempo libero, ha scelto la strada del riciclo proponendo una linea completa di borse nate dal recupero di teloni di TIR e camion per il trasporto merci, mentre Arena, La Perla e Wave-O hanno cercato di sfruttare le infinite possibilità della fibra di nylon. American Eagle, invece, è andata oltre e ha proposto una collezione esclusiva di jeans prodotta con i fondi di caffè: ogni paio di jeans contiene circa 2,25 grammi di caffè riciclato. Oltre alla già citata capacità del caffè di difendere la pelle dai raggi solari, i pantaloni di American Eagle mirano a ridurre sensibilmente i lavaggi, mantenendo i tessuti puliti più a lungo del solito. Una scelta altrettanto responsabile è stata fatta dal marchio di biancheria intima Sloggi con la creazione di leggings e top a base di fondi di caffè.

Un utilizzo alternativo del caffè, molto spesso ignorato ma recentemente tornato alla ribalta nel mondo della moda, riguarda infine la sua capacità di tingere i tessuti: fibre naturali come il cotone, il lino e la lana si prestano perfettamente alla tintura con il caffè macinato. Un metodo che è possibile adottare anche per trattamenti domestici di capi nuovi o usati. Per tingere con il caffè è sufficiente usare:

-4 litri d’acqua</li>

-1-2 tazze di caffè macinato

-una pentola di grosse dimensioni.

Immerso e lasciato a riposare una notte per poi essere risciacquato con acqua fredda e aceto, il capo risplenderà di colore e conserverà più a lungo la sua tinta.

Condividi l'articolo

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *